Udito

Centro con test audiometrico per la misura dell’udito a Palermo

Come funziona l’udito

Il suono entra nel condotto uditivo incontrando il timpano. Il timpano vibra e tramite gli ossicini dell’orecchio medio invia il suono alla coclea, situata nell’orecchio interno. Qui ci sono migliaia di cellule chiamate cellule ciliate che hanno il compito di convertire i suoni in segnali elettrici e li inviano al cervello. Il cervello elabora i messaggi, li interpreta ed indica a quale suono il segnale corrisponde.

La perdita uditiva

La perdita dell’udito varia da persona a persona. Si può manifestare gradualmente o improvvisamente, può essere unilaterale (quando ad essere coinvolto è solo un orecchio) o bilaterale (quando lo sono entrambe), può essere temporanea o permanente.

La perdita dell’udito può essere classificata in base alla lesione che interessa il sistema uditivo. Esistono tre tipi fondamentali di ipoacusia.

1.     Ipoacusia Trasmissiva: percepita come una riduzione del livello sonoro verificatosi a seguito di un problema dell’orecchio medio o esterno che impedisce ai suoni di essere trasmessi all’orecchio interno. Tra le cause più comuni che generano l’insufficienza uditiva può esserci la perforazione timpanica, un blocco del canale uditivo, infezione dell’orecchio, accumulo di liquido nello spazio dell’orecchio medio, danni agli ossicini dell’orecchio medio.

2.     Ipoacusia Neurosensoriale: causata da una perdita di tipo sensoriale legata all’orecchio interno o coclea e una perdita neurale che interessa il nervo uditivo. Tale perdita uditiva è causata dall’esposizione a forti rumori, dai cambiamenti legati all’età, dai danni delle cellule ciliate dell’orecchio interno e del nervo uditivo.

3.     Ipoacusia Mista: combinazione tra ipoacusia di tipo trasmissivo e neurosensoriale, in questo caso possono verificarsi danni all’orecchio esterno o medio o ancora all’orecchio interno (coclea) e al nervo uditivo. Le cause sono da ricercare in un evento traumatico o una forte lesione alla testa, un’infezione cronica o ancora una malattia ereditaria.



Si ha perdita uditiva quando vi è una perdita superiore a 20 decibel (dB HL) nell'orecchio migliore. Esistono vari gradi di perdita uditiva:

Ipoacusia lieve: quando la perdita uditiva nell'orecchio migliore è tra i 21-40 dB HL. Si manifesta con la difficoltà di comprensione delle voci in ambienti rumorosi.

Ipoacusia Media: quando la perdita uditiva nell'orecchio migliore è tra i 41-70 dB HL. Difficoltà di comprensioni delle voci ed è consigliato ricorrere all'utilizzo degli apparecchi acustici.

Ipoacusia Grave: quando la perdita uditiva nell'orecchio migliore è tra i 71-90 dB HL. È necessario l’utilizzo di apparecchi acustici.

Ipoacusia Profonda: quando la perdita uditiva nell'orecchio migliore è di almeno 91 dB HL. Gli apparecchi acustici vengono accompagnati ad una riabilitazione per la comprensione del parlato attraverso il linguaggio dei segni. 



  • controllo della salute dell'orecchio

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Effetti dell’ipoacusia

L’ipoacusia è un disturbo che isola in modo progressivo il soggetto che ne è affetto, la perdita uditiva compromette la capacità di comunicare, cambia la qualità della vita interpersonale, i rapporti con gli altri rendendo meno soddisfacenti le relazioni personali.
I sintomi di tali lesioni si ripercuotono sullo stato di salute generale dell’individuo e coinvolgono in modo diretto la sfera sociale ed emotiva. Le persone avvertono cambiamenti di umore, sentimenti di depressione, ansia, paura, di solitudine, isolamento e frustrazione derivate dall’incapacità comunicativa.

Acufene

L’ acufene è una percezione involontaria del suono di natura endogena spesso associata a una perdita uditiva. Chi soffre di acufene sente rumori che gli altri non sentono, un rumore fantasma percepito solo dal paziente. Si manifesta come un rumore fastidioso: fruscii, ronzii, pulsazioni, sibili, in modo costante o intermittente, può essere localizzato in un orecchio o in entrambe. Le cause che provocano l’acufene possono essere varie: il disturbo può insorgere con l’invecchiamento e la riduzione delle fibre nervose presenti nell’orecchio; dall’esposizione continua a rumori elevati come quelli provocati da alcuni macchinari di lavoro o dall’ascolto di musica a volume troppo alto; A volte anche l’accumulo di cerume nell’orecchio può causare l’acufene così come alcuni trattamenti medici/farmacologici possono avere come effetto collaterale l’insorgere di tale disturbo o ancora infezioni delle vie respiratorie superiori o disturbi dell’articolazione tempo-mandibolare.

L’acufene non solo comporta un rumore persistente ma è un disturbo invalidante che sottopone il soggetto ad una situazione di stress continuo che interferisce con le normali attività quotidiane, lo espone a disturbi del sonno, all’ ansia derivata dalla preoccupazione dell’insorgere della crisi, fino alla depressione. Tali stati incidono fortemente sulla sfera emozionale peggiorando la percezione stessa del disturbo e instaurando un circolo vizioso chiamato abitudine di reazione.

Se pensi di soffrire di acufene la prima cosa da fare è contattare un audioprotesista per trovare la soluzione più adatta ed interrompere il circolo vizioso, l’acufene infatti a dispetto di quanto si crede può essere trattato, esistono diverse terapie: dalle cure farmacologiche, alla somministrazione di vitamine o integratori alle terapie psicologiche o ancora terapie di stimolazione con suoni appropriati. Gli apparecchi acustici Widex sono un valido alleato alla lotta contro l’acufene grazie al programma Zen, essi amplificano i suoni ambientali e quelli della natura, riducendo il fastidioso rumore generato dall’acufene. L’ apparecchio genere dei toni Zen, chiamati toni frattali, ampiamente utilizzati nelle terapie sonore e capaci di ridurre lo stress stimolando, attraverso il suono, una vasta area delle strutture neurali e favorendo il relax.



Scarica la brochure per avere informazioni e saperne di più sul problema. Nell’opuscolo troverai anche preziosi consigli ed esercizi utili per gestire il tuo fastidio. 

Come gestire l'Acufene
  • test dell'udito per anziani

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Test auto-valutativo

Rispondi alle domande del test auto-valutativo per capire se potresti avere una perdita uditiva:

1. Devo sforzarmi per sentire se qualcuno parla
2. Ho difficoltà a sentire quando qualcuno mi chiama da dietro o da un’altra stanza.
3. Quando ci sono più persone è difficile seguire la conversazione.
4. Devo alzare spesso il volume della TV o della radio.
5. Le persone mi dicono che devono ripetermi più volte una stessa frase prima che io la capisca.
6. Ho mai sofferto di malattie all'orecchio.
7. Ho familiari che hanno problemi di udito.

Se hai risposto a 3 o più domande SI non esitare a contattarci per prenotare il tuo controllo gratuito dell’udito.

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